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Il nazionalismo Hindu sta riscrivendo la storia dell’india. Personaggi come
Mahatma Gandhi
e
Jawaharlal Nehru, che oltre ad aver liberato l’India dal dominio coloniale britannico si sono impegnati per garantire la democrazia nel paese, vengono oscurati dalla celebrazione di personaggi dalla ideologia fascista come
Vinayak Damodar Savarkar, l’uomo il cui obiettivo primario fu quello di trasformare l'India da uno stato laico in uno stato etnico-nazionalista, l'Hindu Rashtra
(nazione indù).
Savarkar condivideva con i nazisti la preoccupazione per la
“purezza di sangue”
e, insieme ad altri, riteneva che il modo in cui
Hitler
trattava gli ebrei fosse un modello utile per come trattare la minoranza musulmana indiana.
Dal dicembre 2022 fino a Novembre 2023 l’india detiene la presidenza del
G-20, un Forum intergovernativo che comprende le 20 maggiori economie del mondo: 19 paesi, più l’Unione Europea.
Tuttavia, c’è una vera preoccupazione che l’India commercializzerà una versione di sé che è esclusivista, cancellando parti della sua società che non si allineano con la visione dell’attuale governo di
Narendra Modi.
Ciò è già palese nella scelta degli emblemi e dei luoghi che saranno messi in luce durante gli incontri del G-20, che mostrano selettivamente l’identità religiosa hindu nonostante il pluralismo religioso e identitario dell'India.
Prendiamo, ad esempio, la scelta di uscire durante un briefing diplomatico, quando l'India ha invitato i diplomatici a
Port Blair, nelle isole
Andamane, a visitare la cella carceraria di Savarkar, il leader nazionalista indù imprigionato durante l'era coloniale britannico, nel posto cioè dove gli inglesi rinchiudevano criminali e prigionieri politici.
La delegazione è stata portata in una cella, che ora è stata trasformata in un memoriale.
L’accompagnatore dei delegati del G20 ha detto:
“Abbiamo iniziato il nostro viaggio dalle Andamane perché ci sono combattenti sconosciuti che sono stati imprigionati in questo penitenziario. È importante che questa storia venga raccontata a tutti gli stranieri e agli ambasciatori, nonché alle principali organizzazioni internazionali e a tutti gli ospiti".
Dopo aver visitato la cella di Savarkar, gli ambasciatori e i delegati del G20 si sono diretti a Havelock Island, a due ore e mezza di barca da Port Blair, dove è stata offerta loro una sessione di yoga tra una riunione e l'altra, un'altra ossessione dei nazionalisti indù per cercare di rendere “degna e credibile” la loro politica fascista. Povera India… povero Yoga!
(nella foto Narendra Modi che “prega” davanti alla foto di Savarkar)
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