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Questa è, molto succintamente, la storia e la situazione attuale.
La guerra arabo-israeliana del
1948, che si concluse con la creazione dello
Stato di Israele, fu fatta per simboleggiare la loro rinascita dopo la loro persecuzione in Europa e la soggezione al genocidio nazista.
Da quel momento i palestinesi furono esclusi dallo svolgimento della loro storia. Quella guerra portò alla creazione dello stato di Israele e alla contemporanea devastazione della società palestinese.
Almeno
l'80 per cento
dei palestinesi che vivevano nella maggior parte della Palestina, su cui si stabilì Israele, divennero dei rifugiati.
Quei fatti rappresentarono la catastrofe della loro identità e sono ancora oggi ricordati con il termine
NAKBA, (la catastrofe): la nascita dello stato di Israele e la morte dell’identità palestinese.
Da allora la rabbia, il giustificato risentimento di questo popolo ha partorito, purtroppo, movimenti estremisti dando luogo a quello che oggi chiamiamo terrorismo.
I rifugiati palestinesi sono in tutto il Medio Oriente, in particolare in Giordania, Siria e Libano, ma sono sopratutto in
Cisgiordania (West Bank) e nella
Striscia di Gaza, che gli israeliani si apprestano a radere al suolo, sotto gli occhi di tutto il mondo, in particolare dell’amministrazione americana, stretta alleata di Israele, la cui presidenza
Biden
sta dimostrando il peggio del suo mandato.
Il Segretario di Stato americano
Antony Blinken, di genitori ebrei, ha dichiarato che il valico di frontiera di
Rafah (che nel frattempo l’Egitto ha chiuso) sarà aperto per permettere l’evacuazione di circa cinquecento cittadini statunitensi, ma non per far uscire i profughi palestinesi.
Nonostante ciò Israele ha ordinato ai palestinesi di lasciare le loro case, perché a breve comincerà un’operazione militare di terra proprio nel nord della striscia; i palestinesi potranno evacuare solo se spunteranno loro le ali.
Quindi si presenta una nuova NAKBA, una storia di cambiamenti catastrofici, una soppressione violenta, ma anche il legittimo rifiuto di scomparire per sempre che, INEVITABILMENTE, porterà a nuovo terrorismo nel mondo.
Ciascuno di noi può fare qualcosa, cominciando innanzi tutto ad evitare... qualsiasi forma di razzismo compreso il (reale) antisemitismo… o punti di vista islamofobici.
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