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Luiz Inacio Lula da Silva, presidente di sinistra ha battuto l'attuale capo dello Stato, Jair Bolsonaro (Pl, destra), il cui record è stato “primo presidente che ha fallito nel suo tentativo di rielezione”.
Per anni Bolsonaro ha attirato l’attenzione per le sue politiche che hanno accelerato la distruzione della foresta pluviale in Amazzonia, per l’accusa di crimini contro l’umanità in risposta alla pandemia. Per quest’ultima accusa una giuria del Congresso brasiliano ha affermato che Bolsonaro ha intenzionalmente lasciato che il coronavirus dilaniasse il paese e provocasse 700.000 morti nel fallito tentativo di ottenere l’immunità di gregge e rilanciare “la più grande economia dell’America Latina”.
Anti-abortista, contrario all'identità di genere e alla legalizzazione delle droghe, difensore della famiglia 'tradizionale' e del possesso di armi da fuoco, l'ex capitano dell'esercito di 67 anni ha condotto la campagna elettorale al motto di 'Dio, patria e famiglia'.
Un motto tristemente noto negli anni bui del fascismo, che oggi sembra essere tornato di moda anche in Italia, dopo il rigurgito postfascista di questi ultimi giorni.
Bolsonaro è appoggiato dalla Chiesa Evangelica, proprio come Trump negli Stati Uniti.
Con il 98, 86% del totale delle sezioni scrutinate, Lula ha ottenuto il 50,83% dei voti contro il 49,17% di Bolsonaro.
Naturalmente, come tutti personaggi amanti dell’autocrazia e del populismo, Bolsonaro ha criticato le macchine per il voto elettronico come piene di frodi e ha suggerito che potrebbe non accettare la perdita e molti dei suoi elettori hanno promesso di scendere in pazza al suo comando.
In sostanza una replica dei tentativi dell’ex presidente americano Donald Trump per sovvertire la democrazia.
Auguriamoci che non sia così, ma il ridotto vantaggio che ha riportato Lula nel 98% delle sezioni scrutinate, sembra confermato dalle statistiche della Morning Consult, la quale fornisce strumenti di ricerca di sondaggi globali, servizi di dati e notizie alle organizzazioni nel mondo degli affari, del marketing, dell'economia e della politica.
Come è evidenziato dagli indici della settimana
19-25 Ottobre
sul gradimento del personaggio Bolsonaro i dati sono ad una percentuale quasi pari tra pro e contro.
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