Le storie che ami, che ti seguono ovunque

Il G7 a Hiroshima. Un appuntamento di depressi.

Libero Gentili • 20 maggio 2023

“Il vertice del G7 di quest'anno funge anche da club per leader non amati”.
È il titolo di un articolo del New York Times di questa mattina.
I rappresentanti del forum politico ospitato a
Hiroshima in Giappone, composto da sette paesi, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti, i quali rappresentano oltre la metà della ricchezza mondiale, appare come il “Club dei cuori solitari”.

Questi leader sono tutti accomunati da gravi preoccupazioni, condividono il loro dolore politico, che li lega tra loro, per ciò che non funziona nel loro paese.

In effetti la loro popolarità è a grave rischio, come dimostra il sondaggio pubblicato il 18 maggio scorso da
Morning Consult, l’autorevole società che fornisce strumenti di ricerca nel mondo degli affari, dell’economia e della politica.

Come risulta dalla tabella relativa all’approvazione, il rappresentante che riscuote il maggior numero di approvazioni, con il 78%, è il signor Narendra Modi in India, il quale è presente al G7 solamente come osservatore.
La sua popolarità sembra non essere intaccata dalle gravi divisioni religiose che questo governo instilla contro le minoranze.
Ovviamente c’è da considerare che questo paese è composto dalla maggioranza dell’80,5% di religione hindu i quali non sono infastiditi dalle persecuzioni contro
musulmani, cristiani, buddisti, Jainisti, sikh ed altri… anzi!
Quindi viene spontaneo un moto di riprovazione verso il crescente nazionalismo che questa popolazione sta dimostrando. Sembra che il povero Gandhi, quasi ottant’anni fa, sia passato da quelle parti per caso!


Ma, tornando alla questione attuale, sembra esserci un'ondata di insoddisfazione che investe le maggiori democrazie.

Alcuni veterani politici attribuiscono la debolezza dei leader del G7 all'ansia economica seguita alla pandemia di Covid-19. Certo, per i negazionisti e complottisti di casa nostra e oltre oceano, il Covid19, come il grave cambiamento climatico che sta distruggendo mezzo mondo non esistono e non sono mai esistiti. Ma questo è un altro discorso!

 

“Il risultato” sembra essere un ambiente in cui i leader delle democrazie devono confrontarsi con un mondo sempre più impegnativo, formato da nazioni che stanno velocemente passando da regime libero e democratico, che ha assicurato una pace relativa dal post-seconda guerra mondiale, a forme di autoritarismo e totalitarismo liberticida, come già sta avvenendo per Ungheria e Polonia. Con il sostegno, non dichiarato come sempre, la chiesa cristiana… almeno in occidente.

Share by: