Le storie che ami, che ti seguono ovunque
Amsterdam. Le prostitute trasferite fuori del
Red-Light District, il famosissimo quartiere a luci rosse?
Calma, ragazzi! Non si tratta di una ventata di puritanesimo luterano.
Le ragazze, erano state messe in vetrina nel 1920, quando fu vietato il commercio del sesso in strada.
Da quella data le vetrine a “luci rosse”, dai neon che le illuminano, sono state la principale attrattiva della città. Ma ora, in questa parte più antica, si sono aggiunti gli spacciatori di droga agli angoli della strada, il frastuono dei turisti che sono saliti a 18 milioni l’anno (grazie ai voli low-cost e la mania dell’Airbnb), il pericolo che molti di questi turisti orinino lungo la strada, per cui sono stati collocati dei cartelli per molti cervelli di gallina che credono di star visitando il paradiso in terra.
Le ragazze, a quanto pare, insieme a tutta la struttura che le ospita, verranno spostate in periferia. Ovvio risentimento da parte di chi ha “contribuito a sviluppare il turismo”, oggi per la maggior parte proveniente dall’Europa dell’Est, che protesta anche per le chiusure delle vetrine alle ore 3:00.
Il motivo di questi provvedimenti riguarderebbe una riduzione di quello che viene definito “overtourism” favorendo un nuovo turismo più disciplinato, ma per alcuni scettici, legati al messaggio evangelico, Amsterdam è sempre stata la città del peccato, e questo non cambierà.
Per i più maliziosi, invece, dietro a tutto questo c’è la oramai ben nota “gentrificazione” alla quale si stanno allineando tanti paesi dell’Occidente. Cioè, in pratica, l’acquisto di immobili in alcune aree depresse o “scomode” e la loro rivalutazione sul mercato, dal quale trae beneficio la classe borghese. Un vero e proprio cambiamento socio culturale.
Tutti i diritti riservati | Eudemonìa