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Il lupo perde il pelo, ma non il vizio

Libero Gentili • 24 ottobre 2023

Oltre diecimila manifestanti con le bandiere di Israele e candele in mano sono scesi in piazza a Berlino per condannare l'antisemitismo crescente nel paese, alla luce degli eventi recenti.

Il presidente della Repubblica Federale Tedesca,
Frank-Walter Steinmeier, ha dichiarato alla manifestazione, tenutasi davanti alla Porta di Brandeburgo: "È insopportabile che oggi gli ebrei vivano di nuovo nella paura, proprio nel nostro Paese", ribadendo così il "fermo sostegno" della Germania a Israele.

E, sempre domenica, nella stessa capitale tedesca, gli agenti della polizia hanno
“circondato” i partecipanti a una manifestazione in supporto del popolo di Gaza. Gli eventi pro Palestina sono stati addirittura vietati in città.

Da quando è iniziata questa tragedia, a Gaza sono morti più di
1.700 bambini palestinesi; 120 al giorno!  è una statistica impossibile da ignorare.
Uccidere migliaia di persone, mutilarne decine di migliaia e lasciarle senza nulla non favorirà alcun interesse, se non quello del primo ministro
Benjamin Netanyahu, appartenente al Likud, il partito di destra.

Ma la compassione pubblica per i bambini morti a Gaza potrebbe anche sfociare in un tentativo di linciaggio da parte di una folla fascista come è successo, a Israele, al giornalista di sinistra
Israel Frey per aver recitato la preghiera ebraica in lutto per le donne e i bambini che, secondo lui, erano stati "massacrati".
https://www.haaretz.com/israel-news/2023-10-15/ty-article/.premium/far-right-israelis-threaten-attack-journalist-who-dedicated-a-prayer-to-gaza-victims/0000018b-3434-d450-a3af-7d3ccb9d0000

Attualmente i legislatori del partito al governo israeliano chiedono apertamente e sfacciatamente una seconda
"Nakba” [la “distruzione” dell’identità palestinese avvenuta in concomitanza con la cacciata dalle loro terre, nel momento stesso in cui nasceva lo Stato d’Israele].

Il ministro della Difesa ordina di negare acqua, cibo e carburante a milioni di civili, un paese il cui presidente, afferma che tutti gli abitanti di Gaza sono responsabili dei crimini di Hamas.
Quello che i Tg occidentali e la stampa non mettono in risalto o, addirittura tacciono, è che Benjamin Netanyahu è considerato, da una vasta area non indottrinata dell’opinione pubblica, il principale responsabile di questo disastro.

Si sostiene che, addirittura abbia sostenuto Hamas, per indebolire l’autorità ufficiale palestinese. Un primo ministro che sta lentamente impoverendo la libertà democratica dello Stato di Israele. Un personaggio del quale, a quanto pare, persino
Joe Biden è innamorato…

Ma da parte di quell’area non indottrinata del paese si grida:
“Netanyahu deve andarsene adesso, non dopo la guerra di Gaza”.

Ora, una piccola riflessione la vogliamo fare? Se abbiamo il coraggio di dichiarare
“Pane al pane e vino al vino”?

I fatti vanno collegati: a Berlino, da un lato manifestazione per le attuali vittime in Israele e, dall'atro, boicottaggio per le manifestazioni pro palestinesi di Gaza.

I tedeschi stanno condannando l’anti semitismo… ma un anti semitismo da parte di chi?
Antisemita è
Hamas e non i poveracci – poveracci nel vero senso della parola – che abitano a Gaza e che stanno per scomparire sotto delle macerie causate dai bombardamenti, senza cibo, senza luce, senz’acqua.

Ma questo non impedisce ai tedeschi di gridare:
"È insopportabile che oggi gli ebrei vivano di nuovo nella paura".
E certo. Durante l’olocausto gli ebrei si distinguevano dai nazisti, ovviamente, ma a distanza di ottant’anni le cose sono un pò cambiate.
Oggi il governo israeliano di Netanyahu
è vicino all’ideologia nazista; nel suo paese una buona parte dell'opinione pubblica lo chiama fascista.
Quindi, cari tedeschi, solidarietà solo alla destra Israeliana!

Il lupo perde il pelo, ma non il vizio!

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