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Abusi nel calcio femminile

Libero Gentili • 16 ottobre 2022

Viviamo in un mondo stratificato lungo linee di genere, razza, etnia, disabilità, sessualità... in cui i privilegi, gli svantaggi, le esclusioni e gli abusi associati a tali categorie rendono questa geologia sociale ricca di faglie che, ad ogni momento, rischiano di cedere sotto i nostri piedi.

La pandemia di cui ancora siamo vittime, nonostante l'accorato impegno dei negazionisti, ha reso l'orizzonte dei rapporti sociali ancora più frastagliato.

Ma un tema che, da quando l'uomo è "Uomo" non ha mai accennato ad allinearsi con la civiltà, è quello della disparità tra i sessi.

Anzi, un rigurgito di nazionalismo, spesso edulcorato con il termine "patriottismo" che è tornato tanto di moda oggi, ha reso questa distanza  tra i valori maschili e femminili ancora più abissale.

E' di questi giorni un articolo del giornalista Alessio Marchionna scritto per la newsletter "Americana", sulla rivista settimanale Internazionale, intitolato: "Il calcio contro le donne".

Beh, cari tifosi uomini, non risentitevi... suvvia, il calcio è Vostro e guai a chi ve lo tocca... ma i fatti sono pur sempre fatti!

"Il 3 ottobre sono stati resi pubblici i risultati di un’inchiesta durata più di un anno sugli abusi nella National women’s soccer league, il più importante campionato di calcio femminile degli Stati Uniti. Secondo il rapporto, almeno cento calciatrici hanno sostenuto di aver subìto abusi di vario tipo dagli allenatori: molte di loro hanno detto di essere state costrette ad avere rapporti sessuali o di essere state maltrattate verbalmente o in altro modo. Gli allenatori minacciavano di punire le atlete se avessero deciso di parlare. Le violenze e gli abusi sarebbero avvenuti anche nelle squadre giovanili. I dirigenti di molte squadre di club e della federazione nazionale avrebbero ignorato sistematicamente queste denunce.

L’inchiesta è stata commissionata dalla federazione dopo la pubblicazione, nel 2021, di una serie di articoli che descrivevano una situazione allarmante. In particolare uno del sito sportivo The Athletic in cui si raccontava la vicenda di Sinead Farrelly e Meleana Shim, due giocatrici statunitensi che nel corso di alcuni anni hanno subito abusi di vario tipo da Paul Riley, tra i più importanti allenatori di calcio femminile del paese.

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Meleana Shim ... Quando ha cominciato a giocare per Riley a Portland, nel 2014, l’allenatore sembrava a malapena accorgersi della sua esistenza. Poi, all’improvviso, ha cominciato a dedicarle più attenzioni, a essere più gentile e a farla giocare di più. Le mandava messaggi spesso e le chiedeva di guardare filmati delle partite con lui, a volte nel suo appartamento o nella sua stanza d’albergo. Dopo una serata in un bar, Riley ha portato Farrelly e Shim nel suo appartamento. Secondo il racconto delle donne, l’uomo ha offerto a entrambe da bere e poi ha chiesto a Shim di ballare con lui. Poi ha detto alle calciatrici che, se avessero accettato di baciarsi tra loro, lui avrebbe cancellato un esercizio particolarmente duro che la squadra avrebbe dovuto fare in settimana. Loro si sono baciate e lui ha mantenuto la promessa".

E si, care signore, "quel senso invincibile di patriarcalità", come lo definì Matilde Serao, è stato creato con il mondo e non si spegnerà tanto facilmente!


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